“Il metodo migliore per trovare un appoggio sicuro alle proprie affermazioni è quello di basarle sulle indistruttibili leggi della vita.” (Pietro Ubaldi -La discesa degli ideali-)
Il mio scopo, la mia sete in questa vita è stata sempre quella di comprendere e di trovare l’orientamento corretto da dare alla mia esistenza.
Per fare questo ho dovuto cercare, e cercando, anche attraverso un lavoro di introspezione, di sperimentazione e di approfondimento attraverso la meditazione di svariati autori, mi è stata data l’opportunità di conoscere.
Iniziamo allora a vedere in sintesi, cercando di ricostruire una argomentazione unitaria quali siano queste leggi.
Iniziamo col dire che queste leggi sono tutte rette da un Principio Unitario, rappresentato dal Monismo, cioè la presenza del Pensiero di Dio nella Creazione, in cui Dio è la Creazione stessa e non questa qualcosa al di fuori di Lui, che di fatto non potrebbe sussistere, in quanto nulla può essere al di fuori di Dio, poiché Egli è il Tutto.
Ogni cosa si muove, nel nostro universo, all’interno di questo grande Organismo Unitario, orientato verso il Trascendente, Dio Assoluto e Indefinibile, punto finale dell’evoluzione, e per noi perso nell’inconcepibile.
Essendo l’universo unitario, determinati principi si ripetono dall’immensamente grande all’infinitamente piccolo per legge di analogia:
L’universo funziona attraverso modelli unici che si ripetono ad ogni livello in tutte le dimensioni e gradi di evoluzione. Una volta stabilito il motivo fondamentale questo tende a ripertersi all’infinito”. (Problemi attuali- Pietro Ubaldi)
È il caso del principio di trinità, che possiamo trovare in Dio stesso, Uno e Trino, nei suoi 3 aspetti o prerogative di Potenza, Amore e Sapienza, nella struttura della nostra personalità con la presenza del subcosciente, cosciente e supercosciente, in una anatomia e biologia ancora sconosciuta che collega la funzionalità di tre organi tra loro, nella nostra trinità umana fatta di pensiero-ragione-coscienza, nella nostra componente biologica fatta di corpo fisico, dinamismo vegetativo, pensiero direttivo: nel fisio-dinamo-psichismo della sostanza, con le sue tre fasi materia-energia-spirito, ecc…
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L’unità è composta da due metà inverse e complementari, contrarie ma reciproche, antagoniche ma entrambe necessarie. (Problemi attuali- Pietro Ubaldi)
Secondo questo schema dualistico, ogni aggettivo, ogni cosa, ha il suo contrario. Ogni unità è costruita da due parti inverse e complementari, che al contempo lottano ma si fondono, e che spingono alla creazione di qualcosa di nuovo.
“L’unità è una coppia; l’Universo è monismo nel suo insieme, dualismo nel particolare, una dualità che contiene il principio di contraddizione e di fusione ad un tempo, che divide e riunisce e dà ad ogni forma dell’essere una struttura simmetrica (principio di simmetria) e allo sviluppo di ogni fenomeno una perfetta rispondenza di forze equilibrate” (La Grande Sintesi, Pietro Ubaldi)
Questo inseguirsi dei contrari, come per esempio distruzione e costruzione, questo accoppiarsi e completarsi, come il principio maschile e femminile è generativo e sottintende al continuo divenire di tutti i fenomeni. Così tutto ciò che esiste nel relativo, esiste come divenire. Ma per meglio perfezionare questo principio dobbiamo dire che tutto è in trasformismo evolutivo: questo significa che il divenire non è casuale, caotico e senza finalità bensì causale e finalistico. La vita è finalistica. Ed il fine è riunirsi all’Uno.
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Questo trasformismo ci parla anche della legge della relatività; dove ogni posizione, come ogni verità non è mai assoluta e soggetta a cambiamento.
In quanto la conoscenza varia in funzione dell’osservatore e del momento in cui è osservato. Così una posizione è relativa e in relazione al punto di vista degli osservatori, e/o del momento in cui lo stesso osservatore coglie il fenomeno osservato.
In questo cammino evolutivo, ogni posizione è relativa in base al tratto di cammino percorso. Così superiore ed inferiore sono sempre relativi in base alla loro posizione. Ciò che è superiore, lo è in base a qualche cosa di inferiore, che a sua volta è superiore rispetto a qualcosa a lui inferiore. Ed il superiore è inferiore rispetto a quello che è a lui superiore. Lo stesso vale per i concetti di maggiore o minore, di evoluto ed involuto.
Allora se il nostro Universo è in evoluzione, come anche la scienza ha compreso, il principio dualistico ci suggerisce che il punto di arrivo , dell’evoluzione, Dio, deve coincidere con il punto di partenza, Dio. Alfa e Omega coincidono,: il principio di evoluzione si completa con il suo inverso principio di involuzione, precedente a quello evolutivo.
Allora si può comprendere che involutivo è tutto ciò che da Dio ci allontana, ed evolutivo rappresenta tutto ciò che a Dio ci avvicina.
La vita che per noi si manifesta nella materia, non rappresenta che un livello della vita stessa, destinato ad essere superato e sorpassato, ascendendo verso lo spirito, secondo il fisio-dinamo-psichismo. L’evoluzione rappresenta quindi un movimento diretto alla spiritualizzazione.
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Il principio di conservazione dell’energia di Lavoiser, si può estendere fino alla profondità dello spirito e ci dice che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Così che nulla si crea dal nulla, ma tutto già esiste e che attende di manifestarsi per maturazione dalle profondità della vita.
Ad ogni livello qualsiasi fenomeno funziona per cicli e ritorni, mai da formazioni immediate di nuovi elementi che nascono dal nulla, da formazioni improvvise, ma solo attraverso lente trasformazioni di elementi già esistenti. Tutto nasce solo da una forma precedente diversa, in cui quello che appare nuovo e sconosciuto in realtà esisteva già come seme.
L’evoluzione non è un processo lineare, ma ciclico. Ed un ciclo non è mai una retta ma una spirale, ogni fase viene ripresa per avanzare e salire: 3 cicli in avanti e 2 indietro per avanzare di 1 passo. Questo perché si attuino le necessarie elaborazioni, assimilazione e superamenti.
Ogni spinta evolutiva è seguita da una sosta o retrocessione involutiva, che serve per recuperare energia, per assimilare i risultati ottenuti, e per spostare in avanti il fenomeno in questione, così che il ritorno sia ad un livello superiore di quello occupato in precedenza. Questa è la traiettoria tipica dei moti fenomenici, in cui anche noi siamo inseriti.
Fine prima parte
Bibliografia di riferimento: La Grande Sintesi, Problemi attuali, La discesa degli Ideali (Pietro Ubaldi)
Bello!
Mi piace tanto il principio di conservazione, fa capire che lo spirito comunque non muore mai…ma si modifica certo, durante la sua evoluzione, attraverso le sue lente trasformazioni 😊‼️🙃🙂
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