Sistema e Anti-Sistema nella visione di Pietro Ubaldi

Il Sistema in Ubaldi, si riferisce alla Creazione Originaria, intesa come l’infinito spirituale, di cui Dio ne è il centro e il Creatore.

Il Sistema rappresenta il Tutto-Uno-Dio, al di fuori del quale non può esistere nulla. 

Il Sistema rappresenta la pienezza dell’essere, che libero, vive ordinato al Suo interno, essendo il Sistema l’unico modello esistente.

Non esistono infatti altri modelli di riferimento, il Sistema è ciò che è: rappresenta il Positivo, il Bene, l’Ordine, l’Unità, l’Amore, l’Armonia, la Vita, la Felicità, la Disciplina, lo Spirito, la Perfezione ed è in sé necessario, poiché senza di esso nulla sarebbe ed esisterebbe.

L’Anti-Sistema all’opposto è la contrapposizione temporanea al Sistema. Rappresenta il Negativo, il Male, il Disordine, la Divisione, l’Odio, la Disarmonia, la Morte, il Dolore, la Rivolta, la Materia, la temporanea imperfezione.

Dalla rivolta e dalla Caduta che ne è seguita, l’unitá del Sistema o Tutto organico in Dio si è frantumato nel dualismo: Sistema e Anti-Sistema

Questo processo di separazione ha raggiunto la sua pienezza nella realizzazione dell’Anti-Sistema, ma è comunque soggetto ad un processo di riunificazione, che raggiungerà la sua pienezza con la ricostruzione della parte caduta all’interno del Sistema.

Separazione-riunione, distruzione-ricostruzione, malattia e trattamento, discesa o allontanato dal Sistema, salita o ritorno al Sistema, involuzione-evoluzione: questi sono di due movimenti opposti e complementari, in un contrasto di forze rivali che lottano per la supremazia, cercando di prevalere l’una sull’altra: le forze negative dell’Anti-Sistema nella discesa involutiva, le forze positive del Sistema nella salita evolutiva.

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Poniamoci ora la questione: perché il processo di Caduta, raggiungendo il suo grado di maturità  invece di continuare nella stessa direzione, si inverte nella risalita?

Vediamo….

La legge di ogni impulso tende a progredire fino a raggiungere la pienezza della sua realizzazione, ma quando questo effetto viene raggiunto, l’impulso non funziona più. Raggiunto il bersaglio questo si ferma. Questo perché quando la causa si è trasformata tutta in effetto, non esiste più come causa e con questo si annulla la forza del processo. La causa si auto-neutralizza, annullandosi.

Così anche in noi quando realizziamo un’opera, quando manifestiamo in essa il nostro pensiero e la nostra volontà, quando quello che era in stato potenziale si trasforma in attuazione, la forza che tutto ha mosso non può continuare. Dove dovrebbe continuare se l’obiettivo è stato raggiunto?

Quindi per la stessa legge che il fenomeno porta scritto dentro di sé, tutto è automaticamente preordinato in modo che quando tutta la positività del ribelle del Sistema si è trasformata nella negatività dell’Anti-Sistema, il processo deve fermarsi, e invertire la propria rotta e ricominciare a salire. Infatti, quale nuova causa può sorgere dentro l’effetto che ha raggiunto la sua massima espressione, se non rimbalzare indietro e ritornare all’origine? Se lo slancio dell’Anti-Sistema si è esaurito, non avendo più forza, non può che sorgere un nuovo impulso attivo nella direzione opposta.

Questo perché nella creatura ribelle è sempre presente la legge del Sistema, da cui non può svincolarsi in alcun modo: essendo fatta della stessa sostanza di Dio, questa forza positiva, seppur sommersa, presto o tardi si farà comunque sentire dando inizio al processo di ritorno.

Meravigliosa e stupefacente è la sapienza della Legge che tutto ha previsto e preordinato per la Salvezza delle proprie creature, dove ogni cosa, anche la negatività si trova funzionale alla Sua Legge e al Suo Scopo.

Infatti è proprio quando la negatività ha raggiunto il suo massimo, quando sembra aver trionfato sul Sistema, e quando la positività sembra essere completamente annullata, che la creatura va necessariamente a sbattere contro una parete per poi tornare indietro.

Quello che ha infatti costruito tale parete, e che costringe il processo a rovesciarsi, è il trionfo stesso della negatività! 

Ecco che là dove la negatività ha raggiunto la sua pienezza e la sua completa realizzazione, la positività può iniziare il suo lento ma costante lavoro che ricondurrà tutto al Sistema.

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Questa inversione di marcia è già avvenuta, il nostro universo sta vivendo la faticosa e lenta fase di risalita. Il processo negativo ha già raggiunto il suo apice, la direzione è già ora invertita, e l’evoluzione sta avanzando.

Noi ora siamo immersi in un modo di esistere relativo, basato sulla forma del divenire e del trasformismo. Ogni posizione è destinata ad essere superata, pur sbagliando ancora, la creatura è chiamata ad avanzare!

L’essere è situato lungo il percorso involutivo-evolutivo, incatenato alla necessità di evolversi, non potendo sottrarsi a questo processo, che per lui rappresenta difatti il proprio Bene e la propria Salvezza.

Per l’essere non vi è altra via dunque che ritornare al Sistema, poiché come abbiamo già detto, rappresenta l’Unica Realtà, l’Unico modo di Vivere, la sua stessa esistenza e felicità: non vi può essere altro. 

La creatura non può creare nulla; nessun nuovo ordine, nessuna nuova legge, niente di migliore, ma solo nella propria volontà arbitraria generare disordine e caos. Questa è la realtà dei fatti, e la quotidianità che viviamo ci dimostra questa inoppugnabile verità.

Alla creatura sta solo una scelta possibile per la propria felicità: riordinarsi, riarmonizzarsi con la Legge di Dio, obbedirle, e seguirla, cooperando con Essa. 

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Il Sistema rappresenta dunque il punto di partenza e il punto di arrivo della creatura. 

Più la creatura si è allontanata dal Sistema e più ha perduto le qualità che nel Sistema aveva. Tutte le sue qualità positive sono andate sepolte in attesa di poter essere gradatamente riconquistate, non appena l’impulso evolutivo avesse ripreso ad agire.

La Caduta rappresenta l’errore massimo della creatura, dietro ai quali si vanno ripetendo tutti gli altri errori che continuamente commettiamo lunga la nostra esistenza, ma che rappresentano tuttavia una sequela di errori minori, (a cui bisognerà comunque porre rimedio correggendo il tiro del nostro modo di vivere e pensare), rispetto alla Rivolta iniziale..

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Per la legge del ritorno, tutto ciò che si allontana da Dio a Dio deve tornare, ritornando al suo punto di partenza: Dio che è l’unico punto di riferimento e tutto ciò che esiste. Per questa legge del ritorno la rivolta non può che finire con l’obbedienza, il rovesciamento nel raddrizzamento, la perdizione nella salvezza. 

Così quando la creatura sperimenta liberamente le conseguenze delle sue azioni, positive o negative che siano, impara la verità

Più l’essere si allontana e cade, e più sente la mancanza di felicità, e di tutto quello che possedeva nel Sistema. Più si impoverisce e più sente il desiderio di diventare di nuovo ricco. Ma più scende nell’Anti-Sistema e più negatività trova e diminuiscono le possibilità di essere soddisfatto. Quanto più è affamato tanto più è difficile soddisfare la sua fame.

È per  salvare la creatura dalla propria follia che interviene la legge del ritorno.

E’ proprio attraverso il dolore dato dalla sua posizione invertita, e nella sua immersione nell’Anti-Sistema, che l’intelligenza viene risvegliata. L’anima, immersa nella sofferenza, inizia a udire la Voce di Dio che chiama e lo invita a ritornare a Lui. Chiunque è figlio Suo, fatto della Sua sostanza, e non può rinunciare ad essere tale e prima o poi finisce per tornare al Padre 

Bibliografia di riferimento: Caduta e Salvezza (Pietro Ubaldi)

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