Dalla materia all’energia, dall’energia alla vita, dalla vita alla manifestazione sempre più evidente di uno psichismo che si fa sempre più potente a partire dal regno minerale, per salire al regno vegetale, e poi al regno animale, fino ad arrivare agli esseri umani: l’emergere della coscienza è così un processo legato all’evoluzione di ogni essere vivente.
Lo sviluppo della coscienza ha in sé due principi che sembrano diametralmente opposti, ma in realtà sono complementari così come emergono nel nostro mondo fenomenico: questi sono il principio di Individuazione e il principio delle Unità Collettive.
Il primo ci dice che l’evoluzione presenterà un individualità sempre più perfezionata e cosciente di sé stessa, consapevole delle proprie qualità e prerogative. Il secondo ci dice che questa individualità uscirà dal proprio egocentrismo separatista per formare un organismo collettivo in grado di cooperare e collaborare.
Nella foto sotto abbiamo riportato il diagramma dei piani di sviluppo della coscienza tratto dal volume “Ascesi Mistica” di Pietro Ubaldi.
Diagramma bi-dimensionale che con tutti i limiti del caso cerca di spiegare uno sviluppo di piani pluri-dimensionali.
Alla materia è attribuita la lettera γ, all’energia la lettera β, alla vita la lettera α, alle dimensioni di coscienza le lettere + x1 , x2, + x3 +x4, +x5, + x6……→∞
1) La zona + x1 è ancora una zona di transizione, sono gli albori della coscienza, le forme primitive di psichismo presenti nella vita.
2) La zona +x2 = piano di coscienza sensoria=sensibilità
3) La zona + x3 = piano di coscienza razionale-analitica=ragione
4) La zona +x4 = piano di coscienza intuitivo-sintetica=sintesi (verità)
5) La zona +x5 = piano di coscienza mistico-unitaria= amore (Unione con Dio)
6) La zona + x6 ……→∞= tutti piani inesplorati
Il piano di coscienza sensoria rappresenta il piano fisico, nella sua capacità di percezione dei sensi, l’uomo reagisce e agisce in base alle sue impressioni sensorie. Non vi qui ancora alcuna capacità di giudizio , che si arresta alla superficie dei fenomeni.
Il piano di coscienza razionale-analitica, rappresenta il passo successivo, la capacità della riflessione. È la fase delle ipotesi, dell’analisi dei particolari, dell’osservazione. È il livello della ragione che può essere ancora al servizio degli istinti: il suo piano di ricerca è nel finito e nel relativo.
Il piano di coscienza intuitivo- sintetica è la zona del supercosciente. Vi è in questo piano la capacità, entrando in determinate condizioni interiori di percepire per risonanza le emanazioni di zone di coscienza o piani psichici evolutivamente più alti. È la fase della sintesi per mezzo dell’intuizione. I fenomeni vengono osservati per via interiore, si giunge al vero per introspezione, per vie interne. È il piano del super-uomo del futuro che ad oggi pochissimi hanno raggiunto.
Il piano di coscienza mistico-unitaria corrisponde ad un piano ancora più elevato, dove si va oltre la comprensione dei fenomeni attraverso una ascesa intellettuale data dall’intuizione, e si ha l’ascesa totalitaria dell’essere. Non si ha più la sola sintonizzazione intellettuale ma si ha anche la sintonizzazione del cuore e dei sentimenti. Si ascende per le vie dell’Amore. Si ha un processo di unificazione, di risonanza e di fusione con i fenomeni e con il Tutto.
Ogni piano ha in embrione quello successivo, secondo il principio del seme, dove il meno contiene, in germe, il più.
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Il diagramma oltre a potersi leggere verticalmente, come piani di coscienza, deve essere anche letto nel suo secondo aspetto che è quello dell’espansione della coscienza. Questo fenomeno è espresso dall’ampliarsi dei cerchi, dalla loro dilatazione.
Questa espansione corrisponde ai numeri posti in orizzontale dei rispettivi circoli, 2, 3, 4, 5, e così via….
Da questa lettura si vede come ogni circolo rappresenta un piano corrispondente (il circolo 2 al piano +x₂, il circolo 3 al piano +x₃ etc…) e i circoli maggiori, e quindi i piani di coscienza maggiori ad essi correlati, contengono in loro i piani minori.
Così, ogni piano di coscienza conquistato include tutti i piani precedenti, che sono stati per ciò assimilati. Questo significa che le esperienze e le conoscenze acquisite in precedenza non vengono distrutte ma comprese e superate. Avviene così la genesi di nuovi istinti e automatismi inconsci che svelano il livello evolutivo raggiunto dalla personalità.
L’espansione di coscienza, frutto del proprio lavoro e fatica, oltre che del sapiente aiuto della Legge, allora sovraintende al potenziamento di tutte qualità della personalità in senso positivo, costruttivo ed evolutivo; il che equivale alla formazione di caratteri sempre più spirituali.
L’ultimo aspetto del diagramma rappresenta lo sviluppo delle Coscienze Collettive, che corrisponde per analogia al Principio delle Unità Collettive.
Il grafico mostra la coscienza individuale che salendo di piano in piano, e dilatandosi tende a sovrapporsi, unificandosi per sintonia di vibrazione, con le coscienze degli altri individui, dando vita ad una comunione di coscienze.
Alla base del grafico vediamo nei primi piani dei cerchi chiusi, distanti tra loro. Questa è la fase dell’egocentrismo-egoista, barriera necessaria nel suo piano a protezione della prima formazione dell’”Io”. Questo rappresenta un solido guscio di difesa contro tutte le minacce esterne, siano essi fattori ambientali o i propri simili; ma tale guscio, se rappresenta una difesa, rappresenta pure tutto il suo limite e lo definisce.
Con l’avanzare dell’evoluzione, i piani di coscienza iniziano ad aprirsi, il cerchio si apre e diventa spirale. Si crea un nuovo equilibro, instabile perché rappresenta una posizione nuova e più avanzata della precedente: l’individuo è esposto ad ogni tipo di forza, dovuto all’abbandono delle proprie difese che il guscio del proprio “io” isolato gli conferiva, consentendogli però, attraverso ogni forma di contatto, di assorbire e dilatarsi, di espandersi ed evolversi attraverso le relazioni, le esperienze ed il contatto con il mondo circostante.
Il grafico riportato qui sotto, tratto da “La Grande Sintesi” e “Le Noúri” di Pietro Ubaldi, esprime anche questa apertura dei cerchi chiusi, in traiettorie aperte spiralizzanti, che corrispondono al passaggio dalla chiusura della coscienza egoica e separatista a quella altruista organica per tappe successive. (Per la spiegazione dettagliata di questo due grafici rimando alla lettura dei suddetti testi, incluso Ascesi Mistica).
I piccoli cerchi distanziati si avvicinano fino a toccarsi, in una progressione di sovrapposizione che si fa sempre più intensa; più cresce l’Amore e maggiore è la vivida sensazione di unione provata dall’individuo. Così le forme più elevate di altruismo iniziano a svilupparsi all’interno dei nuclei famigliari, per espandersi nei gruppi, nelle società, nelle nazioni fino ad abbracciare l’umanità, e tutte le umanità esistenti negli Universi nelle sue forme massime di espressione.
L’evoluzione porta ad una fusione più stretta, senza mai però diventare identità, la quale non si annulla mai.
Anzi più l’evoluzione avanza e più l’essere è cosciente di sé stesso e si perfeziona diventando Uno con il tutto, senza perdere la propria identità.
Così mentre la zona di identità aumenta, la zona di distanziamento è in continua diminuzione, ma non si raggiungerà mai l’annullamento della distanza di differenziazione. Così, gli individui tendono sempre più a fondersi, senza però confondersi, né perdendo il loro centro individuale.
Allora nei piani infiniti, salendo di Cielo in Cielo, l’individuazione perde la propria forma corporea, si sottilizza avvolto di materia eterica sempre più rarefatta. L’essere è qui definito solo per la sua struttura vibratoria, da un proprio frequenza di emanazione, da una propria nota di irradiazione che va sintonizzandosi verso un’unica nota, la nota dell’Amore.
Tutto tende a spiritualizzarsi, a vaporizzare, così i limiti ristretti della nostra personalità umana cessano, e là dove non vi sono barriere è possibile la compenetrazione, la comunione, la fusione. La personalità statica-chiusa, diventa una personalità dinamica-radiante. Così ciò che muore non è l'”io” ma solo le sue qualità inferiori: ciò che si distrugge non è l”io”, ma le barriere entro cui si è chiuso.
Dunque ogni centro individuale, ogni personalità radiante, è come un campo di forze che si sovrappone agli altri e va assottigliando la distinzione e “opera l’assimilazione tra i vari tipi di coscienza che tendono a divenire un unico modo di essere.”
Avviene, in questo modo, una unificazione di stati vibratori mano a mano che si sale nei piani evolutivi spirituali. Più si sale e più non si trovano dei centri di coscienza nel senso umano, dei tipi di “io” separati, “ma delle zone di coscienza legate nella stessa sintonizzazione“.
Più si sale e più non si trovano dei centri individuali di pensiero, ma noúri, cioè correnti di pensiero.
“L’evoluzione, essendo un rinnovamento così sostanziale, porta alla vaporizzazione di quella distinzione, che è la nota necessaria e fondamentale di quel nucleo denso che al nostro livello è ancora la personalità umana. È logico che l’espansione di quel nucleo in forme immateriali porti alla compenetrazione e quindi comunione di personalità. […] Lassù in alto la coscienza non appare più con le caratteristiche unitarie e distintive del nostro piano, ma diventa un fatto collettivo.[…] E troveremo noúri, sempre più noúri, correnti non solo di pensiero, ma di attrazione, di simpatia, di amore, in cui gli spiriti si legano in forma di esistenza collettiva.” (Pietro Ubaldi, Ascesi Mistica)
Un inizio di tale fenomeno di trasformazione della nostra personalità, da un livello individuale, chiuso, ad uno collettivo, aperto, è possibile vederlo anche nel nostro piano di esistenza, attraverso quel fenomeno di trasformazione del nostro egocentrismo-egoista-separatista, verso un altruismo-organico-unitario.
Tutto il fenomeno evolutivo, dunque tende a spostarsi in direzione di uno sviluppo di un’intelligenza organica e collaborazionista. Le personalità si svilupperanno abbandonando quegli istinti di lotta, e di sopraffazione verso l’altro e l’ambiente, imparando l’utilità del venirsi incontro, dell’aiutarsi, del collaborare con intelligenza, del farsi carico del peso altrui acquisendo un istinto nuovo, evangelico, fatto di bontà e senso del sacrificio. Con la consapevolezza che chi ha di più, di più deve donare: chi sa ed è di più, di più dovrà soffrire per aiutare chi sta in basso a salire.
La trasformazione dalla personalità umana a personalità radiante è così il completo capovolgimento della psicologia umana! L'”io” lavora in funzione del “noi” senza aspettarsi nulla in cambio. In questo nuovo essere vi è una consapevolezza nuova, una nuova natura, che il mondo attuale ancora non comprende.
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Bibliografia di rifermento: Ascesi Mistica (Pietro Ubaldi)
Un pensiero riguardo “Dalla Personalità Umana alla Personalità Radiante -Sintesi dei Piani di Coscienza-”