Cari amici,
Toccheremo in questo articolo, il nodo fondamentale per capire la nostra presenza sulla terra, il motivo dell’evoluzione –di cui sempre si parla nei nostri articoli -, nodo che si connette alla genesi del male, della sofferenza e della sua fine.
Nell’articolo precedente, -Egocentrismo-Altrusimo-Libertà- abbiamo visto la struttura dell’”Io” e nel finale abbiamo accennato alla libertà di scelta che ognuno di noi ha nel dirigere la propria vita, questa libertà di scelta fu il motivo della nostra precipitazione nella materia.
La caduta degli angeli, contenuta anche nella Bibbia, rappresenta la rivolta delle creature – di una parte di esse – al proprio Creatore. Una sorta di tumore, in cui cellule ribelli hanno attaccato l’organismo, in cui vivevano in armonia, e da cui sono state estromesse a causa della loro rivolta.
Il Creatore, come già accennato, ha in Sé due principi fondamentali: l’egocentrismo e la libertà. E le scintille spirituali, gli angeli, noi, essendo sistemi minori del Sistema Maggiore, che è Dio, hanno le Sue stesse caratteristiche. Questo secondo il principio a schema unico, che troviamo sempre anche nel nostro Universo.
La libertà di scelta, implicita nella genesi degli spiriti, avvenuta per Amore, conferiva alle scintille spirituali la pericolosa possibilità di deviare dall’ordine prestabilito. Non può esservi, infatti, vero amore se non lasciando libera la creatura di aderire spontaneamente e per convinzione all’ordine creato senza alcuna coercizione.
Questa libertà assegnava, inoltre, agli spiriti la responsabilità delle proprie scelte, in un sistema basato sull’ordine e la giustizia.
La perfezione del sistema, offriva anche la possibilità dell’errore delle creature, in quanto senza questa condizione, non necessaria ma possibile, sarebbero caduti i valori della libertà, dell’amore, della responsabilità, della giustizia e della spontanea adesione per convinzione.
Il sistema di Dio, pertanto, rimane perfetto anche contemplando la possibilità dell’errore, anzi ancor di più ne dimostra la Sapienza, in quanto mantenendo intatti i valori suddetti, e permettendo la violazione di questo ordine, ha in sé la capacità di risanamento e guarigione, riportando alla salvezza e alla perfezione originaria le creature ribelli.
Il Creatore chiedeva solo l’adesione spontanea e libera del Suo ordine da parte della Sua creatura. Ordine che corrispondeva alla massima felicità per la creatura stessa, ma che fu posta davanti ad una libera scelta: accettare o non accettare.
Riassumendo, dunque, abbiamo visto i 3 principi insiti nel Creatore, come Centro assoluto, e nelle creature come centri minori e relativi: egocentrismo–amore–libertà.
Per amore, l’Eterno ha generato i propri figli, per amore gli ha conferito le Sua stessa caratteristiche di egocentrismo,per amore ha dato loro la libertà di vivere nel Suo ordine.
Fu cosí che noi non accettammo! Con il risultato ora di dover percorrere il percorso di ritorno!
Per amore la creatura avrebbe dovuto e potuto scegliere di aderire; l’assenso incondizionato della creatura sarebbe stato il sigillo eterno che avrebbe completato la Creazione.
“Per Amore ti chiedo, poiché tu sei Mio figlio, che tu Mi renda l’Amore per cui ti ho generato”. (Dio e Universo, Pietro Ubaldi)
Come già spiegato nell’articolo precedente, la struttura dell’”io sono”, caratterizzata dall’egocentrismo – che è una forza accentratrice-attrattiva – nella scintilla spirituale, deve essere bilanciata da un’altra spinta, quella dell’Amore, – che è una forza altruistica-radiante -, che implica donazione, rinuncia di sé, obbedienza per spontanea adesione all’ordine della Legge.
Ogni scintilla spirituale, poteva, essendo libera, far pendere la propria bilancia verso un ipertrofico egocentrismo, nella tentazione di rendersi pari a Dio, scegliendo la pienezza totale del proprio “io” e sfociando nella superbia e nell’orgoglio; oppure rinunciarvi, riconoscendo la propria posizione subordinata rispetto alla Legge, “prendendo la via dell’Amore e coordinandosi in ubbidienza all’ordine” (Dio e Universo, Pietro Ubaldi)
Fu così che una parte degli spiriti aderirono al proprio Creatore, ed altri decisero di ribellarsi a Lui. Prevaricarammo per superbia, rinunciando ad amare. Esagerammo nella sopravvalutazione di noi stessi volendo essere uguali in potenza all’Assoluto, pur essendo dei relativi!
Questa rivolta, portò gli angeli ribelli a precipitare, ad essere estromessi dall’ordine della Legge, e iniziò la nostra involuzione, la nostra chiusura progressiva nella materia e la creazione di un ambiente –il nostro Universo- idoneo ad accoglierci per poter riprendere, in via successiva, il percorso a ritroso di risalita, che comporta l’evoluzione.
La caduta fu dovuta anche alla mancanza di conoscenza delle conseguenze della rivolta. Conoscenza che solo Dio sapeva in quanto Onnisciente. Ma anche questa era una condizione necessaria, in quanto se la creatura avesse saputo la conseguenza del suo errore, avrebbe aderito alla Legge solo per un proprio interesse, per evitarsi un proprio danno personale, e non per Amore come il Creatore chiedeva; il sistema non ammette egoismo!
La Legge di Amore è la Legge di Dio! A questo Amore aderirono gli spiriti obbedienti, pur avendo le stesse conoscenze dei ribelli. Inoltre per lo stesso Amore noi rivoltosi non fummo distrutti, ma ci fu data la possibilità di fare ritorno a Casa, seguiti e guidati dall’immanenza del Padre nel nostro Universo e dalla Sua presenza costante!
È così che essendoci allontanati volontariamente da Dio, dall’ordine, dal Bene e dalla felicità siamo piombati nel caos, generando il male e il dolore prodotto della nostra rivolta, male e dolore che si annulleranno solo con il nostro ritorno all’Origine!
Bibliografia di riferimento: Dio e Universo (Pietro Ubaldi)
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