“L’universo funziona attraverso modelli unici che si ripetono ad ogni livello in tutte le dimensioni e gradi di evoluzione. Una volta stabilito il motivo fondamentale questo tende a ripertersi all’infinito”. (Problemi Attuali, Pietro Ubaldi)
Con questa fondamentale premessa ritroviamo quel Principio Unitario che regola la vita dell’Universo, e le leggi che ad ogni livello regolano tutti i fenomeni.
Ad ogni livello qualsiasi fenomeno funziona per cicli e ritorni, mai da formazioni immediate di nuovi elementi che nascono dal nulla, da formazioni improvvise, ma solo attraverso lente trasformazioni di elementi già esistenti. Tutto nasce solo da una forma precedente diversa, in cui quello che appare nuovo e sconosciuto in realtà esisteva già in germe.
Questo ritornare e ripiegarsi dei fenomeni in loro stessi è condizione necessaria per assimilare in modo definitivo le qualità acquisite durante il loro cammino ascensionale, perché la vita è fatta per salire!
Si fanno 3 passi in avanti e 2 passi indietro per consolidare e dominare una determinata posizione ed avanzare. Nelle discese involutive viene rielaborato il vecchio materiale per poter costruirne di nuovo, come il terreno che aveva dato frutto in una stagione, viene rilavorato, concimato per gettare una nuova semente da cui germoglierà un nuovo frutto più ricco e di maggior qualità rispetto al precedente.
Tutti i fenomeni, noi compresi, si elaborano e si maturano per cicli continui di distruzione e ricostruzione, evoluzione ed involuzione sono presenti sempre in ogni momento nel nostro Universo. Nella fase involutiva la spirale si stringe e si accentra, nella fase evolutiva si dilata e si decentra. Per avanzare bisogna retrocedere e demolire il vecchio, e ricostruire con fondamenta nuove, più solide e forti.
Questa è la linea del divenire di tutte le forme dell’essere. Un esempio lo vediamo nella materia, dove la linea spiralizzante si trova nelle nebulose. Quando queste hanno raggiunto la piena maturità di espansione, quindi hanno percorso il loro tratto evolutivo, in senso centrifugo e di decentramento, la materia è pronta a disgregarsi attraverso la radiottività in energia. L’energia a sua volta inizia un percorso involutivo, centripeto, di accentramento con cui la materia verrà di nuovo ripresa, e questo è il germe di un nuovo periodo evolutivo, di una nuova espansione siderale.
Nel campo della vita si verifica lo stesso fenomeno ad un livello diverso. Ecco che si alternano i cicli della vita e della morte in un continuo susseguirsi senza fine, con l’unico scopo di espandersi, crescere ed evolversi. Fasi di andata e di ritorni: così è il grande respiro della vita.
Questa traiettoria spiralizzante, che è la linea del divenire, è intimamente legata al Principio del Seme. Nel seme è già contenuta la futura esistenza di ogni fenomeno e il suo sviluppo. Tutta la vita è figlia di un seme. Un chiaro esempio lo troviamo nella vita vegetale, con il germogliare di fiori e piante, nella vita animale con la fecondazione.
Nell’Universo ogni fenomeno che ha raggiunto la massima maturazione si richiude in se stesso per essere seme di un nuovo fenomeno che ha tutta l’esperienza e le qualità assimilate del fenomeno precedente ormai esaurito. Così tutto si arricchisce del passato, nulla viene perso, ma tutto avanza verso il nuovo, ricostruendosi.
Non dobbiamo, però, limitarci ad osservare solo la vita materiale, biologica, che è solo la metà del fenomeno, poiché questo va visto nella sua totalità, di cui la sua seconda metà è l’aspetto spirituale e sostanziale. La legge dei cicli evolutivi-involutivi, infatti la troviamo presente anche nel campo dello sviluppo della coscienza, sia individuale che collettiva.
Nella nostra vita individuale osserviamo una fase ascendente, di crescita ed espansione, che corrisponde all’apertura della spirale -nella giovinezza- e, una fase discendente, di riduzione della nostra forza vitale -nella vecchiaia-. Il seme del passato sboccia nella giovinezza con i suoi istinti, elaborati e assimilati in passate esistenze, mentre nella vecchiaia si elabora e si pesa il percorso della vita attuale, distillando l’essenza che sarà il seme di una nuova futura esistenza, ricca di nuovi istinti e automatismi stabilizzati nel subcosciente dell’Io e che si rivelerà con una nuova reincarnazione.
Il principio del seme lo troviamo, così, nel nostro pensiero che è il germe delle nostre azioni, la causa intima che genera gli effetti presenti nella nostra vita attuale e in quelli delle nostre esistenze future.
“il seme dei vostri atti è nel vostro pensiero e ogni azione vi dà un seme più complesso, capace di produrre un’azione più complessa” (La Grande Sintesi, Pietro Ubaldi)
In questo modo procediamo nel cammino dell’evoluzione, attraverso prove che ci consentono liberamente di sperimentare, di arricchirci ed anche di sbagliare. Siamo noi a scrivere la traiettoria del nostro destino avendo raggiunto quel grado di sviluppo di coscienza che ci conferisce la libertà di scegliere. Libertà che va di pari passo alla nostra responsibilità.
Ancora una volta ritroviamo a tutti i livelli la stessa legge della vita, con i suoi principi, la cui comprensione cambia in proporzione al livello evolutivo raggiunto. Chiudiamo l’articolo con questa nota che è la nostra grande speranza, ma anche il nostro meraviglioso destino:
“Se in noi, ancora, sopravvive la bestia, vi è in noi il seme dell’Angelo. L’uomo soffre la lotta per sviluppare in se questo seme e diventare, crescere Angelo.” (Dio e Universo, Pietro Ubaldi)
Bibliografia: Problemi Attuali, Dio e Universo, La Grande Sintesi (Pietro Ubaldi)
Un pensiero riguardo “La linea del divenire e il Principio del Seme”